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Incontriamoci al cinema


Le donne si raccontano


Amiche, gentili signori, presidenti dei club service un caro benvenuto a tutte, tutti voi. Consentitemi di ringraziare la prof.ssa Antonia Doronzo, presidente della FIDAPA e l’avvocata Sandra Tassoni, presidente del Soroptimist per aver sostenuto con un contributo finanziario l’iniziativa della Biblioteca delle Donne. Un saluto anche ai rappresentanti della stampa e alla Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Soverato


Non è certo una novità che a marzo si faccia un gran parlare delle donne, addirittura si celebra la festa del genere femminile. Molte però che viviamo in questa società e siamo adulte da qualche decennio, in grado, quindi, di misurare i cambiamenti avvenuti nell’arco di 30- 40 anni, davanti alla realtà di oggi siamo prese da un sentimento di estrema ambivalenza che ci fa pensare quello che non si osa  quasi dire e cioè che tutto va meglio e tutto va peggio. Un vero paradosso che si complica quando proviamo a chiederci: chi sono le donne? Che cosa cambia quando cambiano le donne? L’umanità o una sua parte? Come si passa dal femminile all’universale? Intendo dire: c’è una posizione femminile che include anche gli uomini? Quello che le donne pensano,gli uomini possono assumerlo come pensiero per sé?


Le domande si moltiplicano e non si può stabilire in astratto una risposta, bisogna che ci sia un confronto pubblico, leggibile,corretto perché ne va del senso delle cose e della libertà delle persone.

Avere un luogo come la biblioteca indubbiamente ci aiuta perché per noi non è importante semplicemente stare insieme, infatti, con i nostri incontri interni e le manifestazioni esterne proviamo ad interrogarci, a elaborare pensiero, a immaginare l’avvenire di donne e uomini che tentano assieme di trovare il loro cammino.

E’ questa una modalità che chiama in gioco le relazioni e ci induce a non ritrarci, a non contentarci di ciò che è, a cercare parole e mediazioni per modificare noi stesse, non solo la realtà. Ciò che ci unisce è la possibilità di far valere i nostri desideri, cioè di far entrare la visione femminile del mondo sullo scenario pubblico attuale. Se è vero, però, che le relazioni sono la migliore forma di investimento nella quotidiana pratica del fare, abbiamo imparato anche a non dare mai nulla per scontato.


Questo percorso costa fatica,ma questa è politica delle donne, così nasce una nuova cultura.

Come si inserisce in tutto ciò la mini rassegna che sta per iniziare? Questa sera, esplorando il mondo delle donne, entriamo in luoghi più o meno conosciuti e maturiamo un’esperienza comune che metterà assieme emozioni, ragione, porzioni di vita e di verità creando, ne sono certa, le condizioni per guardarsi e confrontarsi in un comune esercizio di libertà.



Lilly Rosso Presidente della Biblioteca delle Donne







 
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